Da Christian e Manuel Costardi con #socialchefpiemonte

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Arrivando all’ingresso dell’Hotel Cinzia non si può fare a meno di notare, custodito come prezioso cimelio in una vetrinetta, il Dolce Forno. E subito si capisce che la storia di Christian e Manuel Costardi inizia da qui.

Insieme al gruppo #socialchefpiemonte, i Costardi Bros ci hanno accompagnato, per due giorni, alla scoperta delle eccellenze gastronomiche del vercellese, le stesse che hanno contribuito, mixate a vivace intelligenza e irrequieto estro, al successo internazionale di questi giovani chef.



Protagonista incontrastato è il riso, assolutamente con la gemma, come ci tiene a sottolineare il claim de Gli Aironi. Ricerca, innovazione e diversificazione di prodotto sono sicuramente i tratti distintivi di questa azienda che produce e sperimenta tutto l’ottenibile dal riso. Dalla farina – quindi biscotti, salatini e pasta –  alla birra, passando per gli sfiziosi crunchies, il tutto incorniciato in un packaging molto raffinato.

Il primo approccio con la cucina avviene direttamente dentro la cucina, dove Christian e Manuel ci intrattengono raccontandoci la ricetta del loro famoso riso al pomodoro in lattina pop, mentre ci gustiamo il panino “come una volta” con lingua, cipolla agrodolce, bagnetto verde e bagnetto rosso.

Naturalmente non può mancare il vino, con rigorosa degustazione presso l’azienda vinicola Nervi la più antica di Gattinara, oggi gestita dai norvegesi Astrup, 24 ettari di terreno vulcanico che producono prevalentemente Nebbiolo, fra cui il Gattinara, il Valferana e il Rosa. Quest’ultimo considerato il miglior rosato importato in Norvegia e addirittura fra i più apprezzati da un mercato non certo facile come quello parigino.

La cena supera tutte le aspettative. È il menu presentato alla cena di gala del Festival di Cannes, ispirato a “Le Monde du silence” il film di Jacques Cousteau e Luis Malle vincitore della Palma d’oro nel ’57.

Il secondo giorno, partendo dalla Tenuta Malfatta, abbiamo vissuto molto da vicino l’esperienza della risaia, avventurandoci nel nostro primo safarisaia comodamente adagiati su profumate balle di fieno, sopra un carro trainato da un trattore.

Verde, aironi, germani (dicono anche ibis e pittime) ma soprattutto tanta tanta tanta acqua… La cosa veramente affascinante è che le risorse idriche di questo territorio si distribuiscono e autolivellano per l’effetto di un naturale meccanismo ingegneristico di pendenze.

Il pranzo ci sorprende e ci delizia portata dopo portata, ogni piatto rappresenta un alchemico dosaggio di tradizione e innovazione.

Grazie a Christian e Manuel Costardi (@CostardiBros) Biteg (@BITEGItaly) e Terre Riflesse (@terreriflesse) per averci reso partecipi di questa piacevole parentesi e grazie a @CarloVischi @lalessiuccia @lisacavaleri @zuccheramente @fashion4travel @LaVeraFra @Ricetteracconti @cuoriforchetta @FraMusso @maggylisa @ovunquetusia per la bella compagnia.


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